Oggi, come ogni mese di giugno, sono qui a sottoscrivere la richiesta di mantenere, ancora un altro anno, crioconservato il mio tessuto ovarico. Mentre la imbusto, la mia mano viene interrotta da un nuovo pensiero mai giunto sin’ora: “Che senso ha continuare?”.
Sono anni ormai che compio questa azione in modo automatico; mi reco alla posta e spedisco la mia raccomandata, come se fosse una cosa ormai data per scontata.
Mi aggrappo forse a questo rito per avere l’ultimo barlume di speranza? Si, ne sono convinta.
In un certo senso quello che apparentemente potrebbe sembrare un semplice pezzo di carta in realtà per me rappresenta molto di più: è una sorta di ponte di connessione tra passato e futuro.
L’ultimo collegamento con l’idea che un giorno potrò tornare la Donna di un tempo con tanto di ciclo mestruale (non che questo mi manchi poi più di tanto) come tutte le mie amiche e, finalmente, un giorno poter avere anch’io dei figli.
La realtà ormai è diversa, lo so.
Da quando ho scoperto di dover convivere con queste bastarde delle metastasi, con tanta sofferenza, ho maturato la consapevolezza che la mia vita viene prima di tutto.
E’ stato un processo lungo da accettare ma oggi capisco che, dal momento in cui io non sono “sana”, non posso pensare di mettere ulteriormente a rischio la mia vita solo per assomigliare a tante altre donne.
Io posso essere diversa. Io sono diversa. Anzi no.
Io sono Io. Io sono UNICA. Io sono Francesca e non sono uguale a nessun altro!
Oggi mi fermo e mi dico “Un altro anno e poi basta!”.
Sicuramente sbaglio a continuare questo gioco perverso, ma infondo anch’io ho in miei punti deboli. Anch’io sono umana!
Salute, Pace, Amore Gente!
Mi piace moltissimo quel “io sono unica” ❤️
Siiiii… anche a me! Anche tu lo sei …UNICA 😉
Mi hai commossa!!!!