LeMilleUnaTAC

LeMilleUnaTAC

L’idea di questo sito è nata durante le lunghe e interminabili giornate del Lockdown in cui ho meditato a lungo sulla mia vita e sulla necessità di esternalizzare certe emozioni e certi pensieri, di parlare di me, della mia storia. Dunque, quale miglior modo se non fare un po’ di sana “blogterapia”?

In fondo ci sono tantissime persone che hanno un blog, chi di cucina, chi di viaggi, chi di fotografia e così via, quindi perché non posso averlo anch’io? “Ma cosa ha la tua storia di così particolare tanto da aprire un blog?” – vi starete chiedendo. In nulla, mi definirei semplicemente una cancer blogger.

Ebbene si, sono una paziente oncologica (non mi piace dire direttamente “Ho il cancro”, è una frase che ancora spaventa molto), convivo con un tumore al seno metastatico da più di 6 anni.

Il nome LeMilleUnaTAC

Nello scegliere il nome del mio sito mi sono ispirata alla raccolta di favole di “Le mille e una notte”, ve la ricordate?

Mi ha subito colpito il significato del numero 1001. Contrariamente a quanto si pensa, “Mille” in arabo significa “innumerevoli” e quindi 1001 significa un numero infinito. Mi è piaciuto a tal punto da riprenderlo per narrare i racconti del mio blog, perché vorrei tanto che le mie TAC di controllo arrivassero all’infinito. Questo perché, dovendo convivere per sempre con questa malattia, vorrei vivere più a lungo possibile, vorrei vivere all’INFINITO!

Scopo di LeMilleUnaTAC

Ho pensato di aprire questo sito per raccontare quello che io stessa ho sempre ricercato fin da quando sono diventata “metastatica” ovvero un racconto ed una testimonianza di vita di qualcuno che si trovasse nella mia stessa condizione.

Faccio parte di alcuni gruppi Facebook di tumore al seno metastatico ma barcamenarsi tra vari post scritti qua e la mi è difficile e spesso non riesco a trovare una continuità di racconto se non entrando in contatto con ogni singola persona e conoscendola meglio, ma non sempre si ha questa possibilità.

Ci sono poi ad oggi molti libri pubblicati da donne che raccontato la propria esperienza con un tumore al seno, racconti che però descrivono per lo più sensazioni, cure e vita in un periodo di tempo circoscritto, che ha, quindi, un inizio ed una fine. In questi libri, che un tempo avrei letto molto volentieri, purtroppo non riesco più ad identificarmi in quanto la vita mi ha richiesto uno sforzo ancora più grande.

Ho sentito, quindi, la necessità di raccontare ciò che non viene detto ovvero come si convive con un tumore al seno metastatico anche per cercare di dare una corretta informazione su questa malattia definita “cronica” dalla quale, purtroppo ancora non si guarisce ma che, grazie alle cure costanti, si può tenere sotto controllo per molto tempo.

Lo scopo di questo sito non è essere compatita (fare pena non è tra i miei programmi) ma essere di aiuto a quelle persone, che come me, vengono inizialmente o totalmente lasciate sole nel loro percorso e sono disinformate su un problema che, ahimè, è sempre più comune e di cui ancora si parla troppo poco. Raccontare la mia storia, le mie disavventure, le mie piccole vittorie e molto altro potrebbe essere di supporto a qualcuno che, come me, convive con un suo “tallone d’Achille” o si è trovato ad affrontare qualche duro percorso.

Mi piacerebbe far passare un concetto nuovo associato alle metastasi. Non solo morte, sofferenze, paure ed ansie (che comunque sono all’ordine del giorno) ma vorrei portare l’attenzione sulla voglia di godersi la vita in ogni singolo istante, nonostante le cure perenni e costanti. Vorrei raccontare una storia di speranza, fatta di viaggi, sport, passioni, lavoro…

DISCLAIMER

Ci tengo a precisare che non possiedo alcuna competenza medica, psicologica o psichiatrica e, pertanto, le informazioni ed i racconti riportati in questo sito non sostituiscono in alcun modo il consulto medico.

Shares